ESSERE PADRE

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Che cosa significa essere Padre ?

Lascio la “parola” a questi brani tratti dal libro di Kafka, Lettera al padre

“Carissimo padre, di recente mi hai domandato perché mai sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo risponderti niente, in parte proprio per la paura che ho di te”

“(…) Questa sensazione di nullità che spesso mi domina deriva abbondantemente dalla tua influenza. Io avrei avuto bisogno di un po’ di incoraggiamento, un po’ di gentilezza, di qualcuno che mi lasciasse un po’ aperta la mia strada: invece me la sbarrasti, sicuramente con le migliori intenzioni, quelle di farmene imboccare un’altra. Ma io non ne ero capace”.

“Allora e dappertutto avrei avuto bisogno di incoraggiamento. Già ero schiacciato dalla tua nuda fisicità. Ricordo ad esempio come, frequentemente, ci spogliavamo assieme in cabina. Io magro, debole, sottile, tu forte, alto, massiccio. Già in cabina mi sentivo miserabile, e non solo di fronte a te, ma di fronte a tutto il mondo, perché tu eri per me la misura di tutte le cose”.

“Il coraggio, la risolutezza, la fiducia, la gioia per questo o per quell’altro non duravano fino in fondo se tu eri contrario o se la tua ostilità poteva essere anche soltanto percepita; e percepita poteva essere quasi per ogni cosa che facevo. Questo valeva per i pensieri come per le persone. Bastava che io nutrissi un po’ d’interesse per qualcuno – data la mia natura non accadeva tanto spesso – che tu, senza riguardo alcuno per i miei sentimenti e senza rispettare il mio giudizio, attaccavi con gli insulti, le calunnie, le umiliazioni. Dovevano pagarne le spese persone innocenti e infantili, come l’attore Jiddish Lowy. Senza conoscerlo, lo paragonasti in un modo orribile, che ho già dimenticato, ad uno scarafaggio (…)”.

Dott. Rosalia Cipollina

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