PORNODIPENDENZA
La pornodipendenza E’ una ricerca compulsiva di emozioni profondamente piacevoli: la ricerca e contemplazione di materiale pornografico (prevalentemente immagini) o lo scambio verbale attraverso chat erotica massimizza la piacevolezza delle emozioni. Normalmente la masturbazione controllata, anch’essa compulsiva, accompagna il tutto. E’ controllata per mantenere a lungo (fino a punte di 10/12 ore), il livello dell’eccitazione. Quando questa eccitazione si trasforma in malessere, l’unica possibilità di interruzione è l’eiaculazione, con calo verticale della tensione, disprezzo per le immagini fino a quel momento contemplate.
Il pornodipendente è normalmente, una persona intelligente e sensibile. Può essere di entrambi i sessi, di tutte le età, religioso o meno, sposato (più della metà) e non sposato, etero e gay.
Vari sono i problemi che comporta la pornodipendenza
Dal punto di vista sessuale:
– masturbazione compulsiva prolungata e controllata (finalizzata a massimizzare il piacere della visione pornografica), con eiaculazione finale liberatoria;
– calo quasi assoluto del desiderio sessuale verso la propria partner, con una forma di fastidio per il suo corpo;
– semiimpotenza o impotenza totale all’atto con una donna reale;
– possibilità di erezione masturbatoria ed eiaculazione solo attraverso la visione di materiale pornografico;
– dolore lancinante ai testicoli al momento dell’eiaculazione;
– condizionamento a guardare le donne reali solo ed esclusivamente come corpi pornografici.
Dal punto di vista psicologico e sociale la pornodipendenza modifica in modo negativo e profondo tutti gli aspetti della vita di un individuo: rapporti di lavoro, capacità di applicazione ed attenzione al proprio lavoro (in special modo per i liberi professionisti), applicazione allo studio, rapporti sociali in genere, in particolare rapporti di amicizia e di amore, progressiva sfiducia in sè e tendenza a zero della propria autostima, possibilità di vivere la dimensione reale della propria vita.
Il mutamento nel consumo di pornografia dovuto a Internet ha cambiato questa forme di dipendenza .
Una qualsiasi dipendenza è tale in relazione alla quantità di sostanza assunta: se è al di sotto di certi limiti (rispetto al tempo), non si viene a creare la situazione di dipendenza. Prima di Internet non c’era una disponibilità di pornografia (rispetto alla modalità di fruizione ed alla possibilità di reperimento), tale da generare la dipendenza ed i comportamenti sopra descritti. Con l’avvento di Internet la disponibilità/offerta di pornografia è divenuta praticamente infinita, a costo zero. Ed a questo riguardo i minore che usano la rete incorrono nello stesso identico rischio degli adulti
Il disagio estremo, la paura di impazzire o di perdersi totalmente ad un certo punto spingono il pornodipendente a cercare di capire che cosa significa e il perché di quella follia. E ad un certo punto cerca sulla stessa rete gruppi o persone accomunate dallo stesso problema
Si esce non facendo sforzi eroici per opporsi alla tentazione: quando essa si ripresenta riuscirà sempre a vincere ogni volontà. Ma creando la situazione per cui la tentazione non venga: cominciando a stimarsi ed amarsi e cominciando a vivere in conseguenza di questo ritrovato amore e stima per se stessi.
Premessa indispensabile per uscirne è la presa di coscienza del problema. Dopo questa presa di coscienza, e vari tentativi, a volte anche vani, piano piano se ne può uscire.
Generalmente le aree d’intervento per “curare” la pornodipendenza sono quattro: individuare le emozioni in gioco, ricostruire la stima di sè, ritessere i legami con gli altri, in particolare colle donne, reintrodurre progressivamente una reale vita sessuale.
Si può fare prevenzione se si capiscono, se si “sentono”, se si conoscono le dinamiche e le conseguenze di questa dipendenza. Ma, prima di tutto, se non si ha un approccio moralistico con il fenomeno.
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Psicologo, Psicoterapeuta
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